Potrei andare in giro nuda per strada e nessuno avrebbe il diritto di stuprarmi.
Potrei scegliere di mettermi una bella gonna corta, un bel rossetto rosso.
Un bel tacco 12.
Potrei ammiccare, sorridere.
Potrei fare tutto ciò che mi pare, tutto ciò che mi sento.
Potrei essere libera.
Libera davvero.
E non per questo stuprabile.
Che lo stupro non ha giustificazione. Mai.
È un abominio umano.
Una ferita aperta.
Un azzeramento della persona.
Un omicidio dell’anima.
Spiegatelo al Tg2
30 Maggio 2013 at 08:58
che rabbia. impressione che quel commento sia stato tutto fuorché una svista, tutto fuorché un errore. stamani sono passato a fianco al piccolo teatro, dove stanno allestendo la camera ardente, strada che abitualmente percorro fermandomi dall’amico edicolante, proprio lì vicino al teatro grassi. basito per quello che mi racconta. mi dice: “ma tu non hai idea dei commenti che ho captato stamani tra la gente che passava di qui… cose fuori dalla logica umana”. non li riscrivo per dignità. ma leggendo il tuo post mi tornano in mente, tutti, e mi pongo inevitabilmente l’interrogativo, su quel “finché” del servizio del tg2.
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